Giovedì 10 Giugno 2021, ultimo giorno di scuola, si sono svolte le premiazioni dei due concorsi per gli studenti indetti nell’ambito delle iniziate di “San Niccolò, un dono lungo 700 anni”.
La giuria del concorso letterario, presieduta dal Prof. Riccardo Bruscagli, professore emerito di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Firenze, sulla base della pertinenza alle istruzioni del bando, della correttezza testuale e morfo-sintattica, della ricchezza lessicale e della creatività e originalità espressiva ha decretato il seguente podio:
- 1° Classificato LUDOVICO LA GAMBA
Con la seguente motivazione: Il racconto merita la prima menzione sia per la stretta coerenza con l’intenzione di questo concorso (che fa parte delle celebrazioni per il 700mo anniversario della fondazione del Conservatorio di San Niccolò), sia per il garbo e l’astuzia con cui viene governata la pur semplice trama, con un piccolo ma efficace colpo di scena finale. Soprattutto, però, il racconto si distingue fino dall’apertura per la sua verve comica e l’uso di un linguaggio di sorprendente disinvoltura, che riesce a creare una vera e propria ‘voce’ narrante, di irresistibile ironia e simpatia. Bravo!
Clicca qui per leggere il racconto - 2° Classificato EDOARDO PATTAROZZI
Con la seguente motivazione: L’autore non nasconde il suo debito nei confronti del “Nome della Rosa” di Umberto ECO: stavolta è il testo della Commedia dantesca al centro di una misteriosa vicenda di occultamento, sparizione, recupero, in un Conservatorio di San Niccolò abitato da figure descritte con divertita efficacia(e dietro le quali non si fa fatica a subodorare l’allusione ad alunni e docenti attualmente presenti e attivi nell’Istituto).Al di là della trama, è il tono avventuroso e ironico del racconto che diverte il lettore e lo tiene sulle spine, nella speranza che l’unica copia della Commedia non venga alla fine, perduta per sempre.
Clicca qui per leggere il racconto - 3° Classificato MATILDE PUGI
Con la seguente motivazione: Il racconto si raccomanda soprattutto per la capacità di creare ed evocare personaggi delineati con efficacia: Remo, Renzo, Margot, sono ben caratterizzati, ciascuno con la sua fisionomia, la sua voce, le sue inflessioni linguistiche. L’autrice padroneggia bene il dialogo e anche se il finale è un po’ affrettato, costruisce una trama nel complesso efficace e, a tratti, emotivamente coinvolgente.
Clicca qui per leggere il racconto
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.